I capelli sono una varietà di peli localizzata sul cuoio capelluto che oltre a svolgere un’indubbia funzione estetica ricoprono un ruolo protettivo nei confronti della nostra testa. Cercheremo di approfondire la loro conoscenza.
La struttura: Il capello comprende una parte libera che sporge al di fuori della pelle, detta fusto oscapo, ed una parte nascosta nella pelle, detta radice che è contenuta in un astuccio di pelle, il follicolo pilifero; in fondo al follicolo si trova il bulbo del pelo, ovvero la sede di formazione e di accrescimento del capello; alla base del bulbo è presente un’incavatura nella quale si spinge il derma a formare la cosiddetta papilla dermica ricca di nervi e di vasi sanguigni. Al follicolo pilifero sono annesse una ghiandola sebacea ed il muscolo erettore del pelo. Il fusto è composto prevalentemente da cheratina, sostanza proteica ricca di zolfo che conferisce al capello resistenza e robustezza.
Il ciclo vitale
Nel follicolo pilifero si alternano cicli di attività e cicli di riposo: alla fase di attività e quindi di crescita del nuovo capello che va a sostituire il precedente, denominata ANAGEN, segue la fase di progressivo arresto delle varie funzioni vitali, detta CATAGEN e quindi la fase di riposo funzionale, denominata TELOGEN, durante la quale il follicolo permane in stato di inattività ed il capello ormai “morto” si distacca dal cuoio capelluto spontaneamente o perché sospinto dal nuovo capello in fase di crescita. Il ricambio dei capelli avviene con una modalità definita “a mosaico”: ciascun follicolo infatti alterna cicli di attività a cicli di riposo indipendentemente dalla situazione dei follicoli adiacenti ed in questo modo viene assicurata la costante presenza di capelli sul cuoio capelluto. La caduta dei capelli ed il rinnovamento avvengono in modo continuo, di conseguenza si verifica giornalmente la caduta fisiologica di un certo numero di capelli (approssimativamente da 30 a 100): è quindi normale che sulla spazzola, sul pettine o nella doccia dopo il lavaggio si ritrovino sempre dei capelli. L’entità numerica dei capelli che cadono può comunque essere influenzata da vari fattori: ad esempio è solitamente più elevata nei periodi dell’anno che coincidono con il cambio di stagione (primavera ed autunno) e nelle donne può oscillare per effetto del ciclo ormonale.
Consigli per la salute dei capelli
Per mantenere i nostri capelli in buona salute è opportuno seguire alcuni semplici consigli: detergerli sempre con prodotti (shampoo e balsamo) di buona qualità e non eccessivamente aggressivi, non sottoporli ad eccessivi traumi utilizzando phon troppo caldi e troppo vicino ai capelli, non sostenerli con fermagli troppo stretti, proteggerli da eccessive esposizioni al sole con prodotti specifici, sottoporsi a trattamenti estetici quali tinture e permanenti da personale qualificato e comunque non troppo spesso, utilizzare spazzole con punte arrotondate e setole morbide e non aggredirli con spazzolate troppo violente, usare pettini provvisti anch’essi di punte arrotondate. Con il taglio dei capelli si elimina quella parte che per cause meccaniche appare più rovinata ed assottigliata ma non si influisce in alcun modo sulle zone sottocutanee dove si origina il capello, quindi non si rendono più forti né si modifica la loro crescita. Non bisogna poi sottovalutare l’importanza dell’alimentazione che oltre ad influire significativamente sullo stato di salute generale influenza anche il benessere dei nostri capelli. E’ decisamente più saggio introdurre nell’organismo vitamine, aminoacidi, minerali ecc. con una dieta variata ed equilibrata piuttosto che adagiarsi in abitudini alimentari scorrette e dover ricorrere poi all’applicazione o all’assunzione di prodotti contenenti proprio quelle sostanze di cui siamo carenti. La presenza di forfora e l’eccesso di sebo rappresentano fattori favorenti la caduta dei capelli: in questi casi l’utilizzazione di specifici trattamenti antiforfora e sebonormalizzanti condurrà anche alla riduzione dell’eccessiva perdita di capelli.
Quando si parla di alopecia?
La caduta, non fisiologica, permanente o transitoria dei capelli viene definita alopecia. Le alopecie acquisite più diffuse includono:
• l’alopecia androgenetica (detta anche calvizie comune) che è la forma di calvizie più diffusa: si manifesta con la perdita di capelli nella zona frontale e nella parte superiore del capo per cause legate a fattori genetici ed ormonali. Può colpire sia l’uomo, in cui può iniziare in qualsiasi momento dopo la pubertà che la donna, in cui solitamente si manifesta in età più avanzata.
• l’alopecia areata (o area Celsi) caratterizzata dalla comparsa sul cuoio capelluto, sulla barba, sulle sopracciglia e talvolta su tutto il corpo di una o più chiazze rotondeggianti, ben delimitate e completamente prive di peli. Nella maggior parte dei casi i capelli ed i peli ricrescono spontaneamente ma sono frequenti le recidive. Si ritiene che esista una predisposizione genetica familiare alla malattia ma che lo scatenamento di questa forma di alopecia possa essere indotta da cause quali gravi infezioni, disfunzioni endocrine, processi autoimmuni, alterazioni psico-emotive e shock traumatici.
• il telogen effluvium che definisce una caduta diffusa e massiccia di capelli per effetto di numerose e varie cause scatenanti, quali gravidanze, interventi chirurgici, traumi fisici, carenze nella dieta (per es. vitamine, minerali, ferro), diete drastiche, gravi malattie acute o croniche, febbri alte, disfunzioni tiroidee, assunzione di alcuni farmaci, forti perdite di sangue ma anche shock improvvisi, tensioni emotive e stress.
Per trattare le varie forma di alopecia è necessario rivolgersi al medico specialista che prescriverà la terapia, sia locale che sistemica, ritenuta più idonea per risolvere il problema specifico. Inoltre per i soggetti colpiti da alopecia areata e da effluvium risulta essenziale risalire alla causa scatenante sia che si tratti di una motivazione fisica sia che si tratti di una motivazione psichica ed una volta identificata ci si deve adoperare per rimuoverla.
Source: salute blog